Tips & tricks - Mosh: SSH in mobilità
Pubblicato il 10/08/2017 in Technology, Tips and Tricks • 2 min read
Quando dobbiamo connetterci via SSH usando reti mobili 3G/4G, spesso abbiamo a che fare con connessioni di qualità scadente e ci ritroviamo a doverci riconnettere più volte a causa dei buchi di connessione. Mosh risolve questo problema!
Scenario
È ormai estate e spesso noi sysadmin siamo in giro a goderci le nostre
meritate vacanze.
Ancora più spesso, i nostri sistemi di monitoraggio - o peggio, i
clienti - ci avvisano che qualcosa sta andando storto mentre noi siamo
in riva al mare e la connessione 3/4G non è certamente delle migliori.
Però, dobbiamo intervenire e con il nostro fido laptop sotto
l'ombrellone ci connettiamo al server che non sta funzionando a dovere.
Se c'è una cosa che mi dà veramente fastidio è dovermi riconnettere ogni qualvolta si perda la connessione e vista la qualità delle reti 3G e 4G, la cosa succede alquanto spesso.
Soluzione
Per ovviare a questo problema ci viene in aiuto Mosh: the mobile shell che è in grado di lasciare in attesa le sessioni aperte anche quando, per esempio, la nostra connessione cambia indirizzo IP, oppure se stiamo momentaneamente fuori rete; possiamo addirittura mettere in sleep il portatile ed avere le connessioni SSH di nuovo in piedi al risveglio!
Mosh è ciò che si definisce "drop-in replacement" per SSH: significa che
dobbiamo semplicemente ricordarci di usare l'eseguibile mosh
piuttosto
che ssh
.
Mosh leggerà le confiugurazioni di SSH (anche quelle particolari, come
abbiamo visto nei post precedenti) e le userà in maniera del tutto
trasparente.
Alcune caratteristiche di Mosh:
- resiste alle connessioni ballerine
- drop-in replacement per SSH
- ha un solo charset: UTF-8
- non ci sono demoni
- non viene eseguito codice da utenti privilegiati
- utilizza UDP come protocollo
Installazione
Mosh è disponibile nei repository ufficiali delle maggiori distribuzioni GNU/Linux e sui vari sistemi *BSD, quindi l'installazione non dovrebbe dare alcun tipo di problema.
È necessario installare Mosh sia sul server che sul client.
Una volta installato, è necessario modificare le regole del firewall sul
server affinché vengano accettate connessioni UDP dalla porta 60000 alla
61000; se si vuole, è possibile utilizzare una porta specifica con
l'opzione -p
del binario mosh
.
Utilizzo
A questo punto, è sufficiente eseguire:
user@client:~$ mosh admin@server
admin@server's password:
admin@server:~$
Ed ora, le connessioni ballerine non ci fanno più paura!
Per ulteriori informazioni si rimanda alla documentazione ufficiale presente sul sito https://www.mosh.org .